giovedì 4 giugno 2009

Aereo precipitato

Le disgrazie aeree sono sempre orribili, primo perché implicano sempre un alto numero di vittime, poi perché sono molto in alto nella classifica degli eventi infausti che tutti temiamo di più. In realtà le statistiche dicono che è più facile morire in un incidente d'auto o casalingo, ma indubbiamente la paura di volare non ci permette di vivere con distacco queste situazioni. 
Una delle cose che spesso ci preoccupano ancora di più è capire PERCHE' queste disgrazie siano accadute, nella speranza che siano evitabili successivamente o anche solo per esorcizzare le paure, spostando l'interesse su discussioni tecniche.
Un modo con cui i giornali di solito cercano di tranquillizzarci è parlare ci "carrette dell'aria", quando l'aereo incriminato ha almeno una ventina d'anni o la compagnia non è di primo livello, quasi che gli aerei si cambino ogni tre anni come le auto in leasing o ne esistano numerosi che volano senza alcuna manutenzione come i taxi abusivi, costringemdo i piloti a "volare a vista" come sui fumetti di Paperino (esistono certo compagnie in "lista nera" ma sono abbastanza poche per fortuna e ben individuabili). Anche il tragico volo ITAVIA caduto a Ustica era stato bollato così, una piccola compagnia, poca manutenzione, un "cedimento strutturale" ....
Si cerca di non dare troppo spazio all'ipotesi di attentati terroristici, e soprattutto in prossimità dell'estate ... Si fanno sempre le ipotesi più fantasiose di tipo meteorologico (specie di superfulmini in grado di annichilire contemporaneamente i motori e gli impianti elettrici e di sicurezza, ...) o tecnologico (materiali che per condizioni particolarissime all'improvviso cedono prourando i famosi "cedimenti strutturali", telefonini che interferiscono con le strumentazioni di bordo e provocano danni non sanabili,..) ma si cerca di nascondere la possibilità di un attentato il più a lungo possibile, finchè non sia ovvio che la causa non può che essere quella.
Questa volta il caso è complesso, il volo è AirFrance, una delle più grandi compagnie del mondo (non si può nè deve mettere in dubbio la manutenzione) e non è neanche in code-sharing, è proprio "originale"; l'aereo è un Airbus A330, un gioiello della tecnologia europea, acquistato dalla compagnia 4 anni fa(non vecchio ma che aveva già "passato il tagliando"...), certo, passava per una turbolenza, ma allora dobbiamo avere paura dei temporali? 
Non sono un esperto di aeronautica, ma mi è sembrato dall'inizio che la probabilità di un attentato sia veramente alta: si comincerà a parlarne seriamente o si continuerà a sperare che l'oceano si sia inghiottito il relitto e quello fastidiose scatole nere per senpre? 

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