giovedì 7 maggio 2009

Si deve rispetto solo ai potenti ?

E' morto Carlo Marcelletti, famoso ed eccellente chirurgo, uomo dalle grandi capacità di attirare l'attenzione su di sè e sulle proprie indubbie abilità, persona che è scivolata in situazioni non proprio nobilissime di cui alcune scabrose sconfinanti nella pedofilia, situazioni peraltro almeno parzialmente da lui stesso ammesse.
E' morto, ai morti non si nega la pietà ( neanche Achille ha saputo infierire tanto con Ettore ) e i giornali e le televisioni hanno succintamente ricordato le sue doti e capacità e fatto rapidissimi e sfumati cenni ai problemi usciti più di recente.
Proviamo ora a immaginare che Carlo Marcelletti non si fosse laureato e fosse diventato, ad esempio, un bidello di scuola media, un bravo lavoratore, entusiasta, sempre lodato per il suo lavoro, ma che si fosse un po' approfittato della sua frequentazioni con ragazzine per scivolare in situazioni per lo meno di confine, tanto da essere accusato di PRODUZIONE DI MATERIALE PEDO PORNOGRAFICO (produzione, si badi bene): davvero alla sua morte siamo certi che non avremmo visto titoli del tipo "MORTO IL BIDELLO ACCUSATO DI PEDOFILIA" se non "MUORE IL PEDOFILO DELLA SCUOLA MEDIA xxx", sottotitolo "Approfittava della sua presenza nella scuola per fare fotografie e filmini scabrosi"?
Ognuno è colpevole solo dopo il terzo grado di giudizio e, purtroppo per lui, Marcelletti non li ha potuti affrontare, ma al di là della condanna o dell'assoluzione, resta il fatto che, forse per il mio malpensantismo innato, io non riesco a convincermi che la stampa avrebbe trattato allo stesso modo un bidello di scuola media e un cardiochirurgo INFANTILE.


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